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13. Aiutare gli Spiriti

Aggiornamento: 19 dic 2021

Il Blog del Sussurro



Gli Spiriti non mordono! Contrariamente a ciò che pensa la maggior parte della gente, gli Spiriti non possono farci del male (salvo in alcune rarissime eccezioni in cui si tratti di Spiriti “maligni”, ma di questo parleremo più avanti!) in quanto si trovano in un’altra Dimensione rispetto a noi e spesso e volentieri non riescono ad interagire in essa. 


Partiamo dal presupposto che gli Spiriti che riusciamo a percepire a “occhio nudo” o a sentire intorno a noi li sentiamo per due ragioni: o sono venuti appositamente per portare un messaggio per noi o per una persona viva, quindi sono scesi dalla loro Dimensione di appartenenza (Sussurro #5) e, di conseguenza, sono pacifici, buoni e illuminati; oppure sono intrappolati nella Dimensione 2 (quella dell’Adattamento) e quindi non sanno usare le energie per comunicare con noi… di conseguenza figuriamoci se sanno farci male! E comunque sia non è questo il loro intento! Gli Spiriti che restano intrappolati sono spesso quelli che muoiono per cause accidentali e/o morte improvvisa e/o violenta (quindi vittime di incidenti, infarti, aneurismi, ictus…). Difficilmente una persona malata da tempo, o in coma, resta intrappolata, in quanto ha tutto il tempo per elaborare la situazione ancor prima di morire e quindi predisporsi psicologicamente al trapasso. Viceversa chi è vittima di un incidente e quindi viene “strappato via” dal corpo all’improvviso, senza neanche rendersene conto, si ritrova ancora proiettato in ciò che stava facendo; magari stava andando al lavoro, magari stava tornando a casa dalla famiglia… e quindi il primo pensiero che gli passa per la mente è “Non posso essere morto, oggi devo consegnare il mio lavoro in ufficio!” oppure “Non posso morire così, mi sono appena sposato, ho appena avuto un figlio!”… 


Quindi, chiaramente, nella maggior parte dei casi, lo Spirito ha un primo momento di sconforto, paura e ribellione. Di conseguenza il suo istinto successivo sarà quello di correre dai suoi cari per accertarsi che tutto sia normale e spesso lo Spirito non riesce neanche a rendersi conto di non riuscire ad interagire con i propri cari (avete mai visto “Il Sesto Senso” in cui Bruce Willis crede di interagire con la moglie per tutto il film per poi rendersi conto solo alla fine di essere uno Spirito? Spero di si, altrimenti vi ho rovinato il finale!!!!). Ecco, nella realtà succede pressappoco la stessa cosa. In più si aggiunge il fatto che stando confinato nella seconda Dimensione, lo Spirito, non riesce neanche a vedere nitidamente intorno a sé per via del “velo” che divide i mondi (diciamo che vede tutto come se fosse avvolto da una nebbia più o meno fitta) e solo in alcuni casi, in cui la nebbia è più rada, riesce a vedere nella nostra Dimensione, ma senza riuscire a farsi sentire o vedere dalla maggior parte della gente e soltanto per pochissimo tempo. Ovviamente lo Spirito, essendo “nuovo” in quell’ambiente non è ancora in grado di usare le energie e quindi non riesce ancora a muovere gli oggetti per farsi notare. 


La sua unica speranza è di aspettare che qualcuno riesca a sentirlo… la qual cosa accade molto di rado! Ecco perché è probabile che quando entriate in contatto con uno Spirito, questo vi si “attacchi”: perché sa che siete la sua unica speranza di salvezza, in tutti i sensi! Tanto per citare un altro film, avete presente in “Ghost” quando Whoopi Goldberg si ritrova lo studio pieno di Spiriti che fanno la fila per parlare con i propri cari? E’ una cosa simile… Senza contare che poi ci sono anche spiriti ostinati (come Patrick Swayze) che non vi mollano finché non gli prestate ascolto! E la cosa, a lungo andare, potrebbe rivelarsi pesante in quanto lo Spirito per restarvi attaccato si nutrirà (involontariamente) della vostra energia, causandovi stanchezza, disturbi del sonno, disattenzione, debolezza… Ecco perché è bene mettere subito in chiaro chi comanda e proteggersi (sarà sufficiente un Cerchio Magico intorno a voi che non gli permetta di arrivare a voi): quelli che hanno il coltello dalla parte del manico siete voi, se vogliono essere aiutati devono rispettare i vostri tempi ed i vostri spazi! Se siete nel bel mezzo di una riunione di lavoro o state dormendo o chissà cos’altro, dovete far gentilmente capire allo Spirito che quello non è il momento migliore, ma che sarete più che lieti di aiutarlo prima possibile. 


L’estate scorsa mi è capitato di incontrare un amico in discoteca che mi ha detto di avere perso il padre il mese prima. Non fa in tempo a dirmelo che lo spirito del padre, sentendosi chiamato in causa, mi si palesa accanto e capendo che riuscivo a sentirlo, inizia a pressarmi per parlare con il figlio! Ovviamente la situazione non era delle migliori per parlare di una cosa del genere sia perché eravamo in mezzo al frastuono della discoteca, sia perché non sarebbe stato proprio il massimo uscirsene così da un momento all’altro con una rivelazione tipo: “ah si, scusa, tuo padre è qui ed ha un messaggio per te!” Si perde credibilità e si rischia di ferire, o peggio, far arrabbiare la persona, con il rischio che chiuda il discorso e si rifiuti di parlarne, dandovi dei pazzi e magari decidendo di non rivolgervi più la parola. Fatto sta che lo Spirito del padre di questo mio amico è tornato a casa con me e non mi ha mollato un attimo fino a che non l’ho rimesso un attimo al suo posto. Gli ho fatto capire che doveva avere pazienza e fidarsi di me, che lo avrei aiutato sicuramente, ma doveva lasciarmi libero di agire come ritenevo più opportuno e che lo avrei richiamato io nel momento giusto; nel frattempo poteva tornare dove stava prima. 


Il bello degli Spiriti è che, seppure all’inizio sembrano caparbi e intenzionati a non darvi ascolto, se imparate a saperli prendere con la dolcezza, si fideranno di voi e collaboreranno al meglio! E’ necessario far sentire loro che possono fidarsi di voi, facendogli capire che sapete cosa state facendo e che non hanno nulla di cui preoccuparsi! Tranquillizzateli, ditegli che non devono avere paura. Che se non riescono a vedere bene intorno a sé è normale, ma nessuno vuole far loro del male! Spesso molti di loro sono spaventati perché sentono dei lamenti, sentono sussurrare, sentono magari urla di disperazione… sono solo altri Spiriti intrappolati in quella Dimensione come loro che non si danno pace! In casi estremi, può capitare che questi Spiriti, intrappolati da molto tempo senza mai riuscire a trovare chi li aiuti, finiscano per perdere la pazienza e la speranza e inizino a disperarsi, a stare male, a soffrire perché si sentono in prigione… e col tempo, possono riuscire a canalizzare le energie dei vivi per spostare oggetti e creare scompiglio in casa (ecco il caso dei Poltergeist che non sono Spiriti maligni, ma solo anime in cerca di aiuto… ed in quanto tali, vanno aiutate)! Quindi se una casa è infestata non è perché vi dimori per forza uno Spirito maligno, ma solo uno Spirito disperato che sta implorando aiuto cercando di attirare l’attenzione come meglio può! In alcuni casi potrebbe capitare anche di imbattersi in uno Spirito che non vuole andarsene dalla casa in cui ha vissuto e non fa altro che allontanare i nuovi inquilini perché vuole essere lasciato in pace in casa sua! Più che legittimo in fondo!... Mettevi nei suoi panni! Non si rende conto di essere morto! Tutto sta a fagli capire che quella non è più la sua casa, in quanto non appartiene più a quel mondo. 


Provate a farlo rendere conto da quanto tempo non apre il frigo e si prepara la cena nella sua cucina, da quanto tempo non si sdraia più sul suo letto… Esortatelo a prendere un libro dalla libreria o una pentola dalla credenza… (non ditegli di accendere o spegnere la luce, la tv e/o niente di elettrico/elettronico perché magari in quello potrebbe riuscirci, con la fortuna del principiante, visto che gli Spiriti sono fatti di energia ance loro). Magari all’inizio si rifiuterà di farlo perché, in fondo alla sua anima, sa che avete ragione… dategli tempo, anche lui ha bisogno di metabolizzare la cosa… Alla fine dovrà rassegnarsi all’evidenza. L’importante è che non forziate mai nessuno Spirito a trapassare! Deve essere una loro scelta! E’ il loro percorso, non potete obbligarli! Voi potete aiutarli mostrando loro che c’è una via di salvezza da quella situazione di infelicità in cui si trovano. Alcuni penseranno che vogliate imbrogliarli... Semplicemente fategli capire, con amore, che voi non avete nulla da guadagnarci, se non il fatto di aiutare qualcuno facendo una buona azione. Fategli capire che tutti gli altri Spiriti che avete aiutato (dopo un po’ che lo fate ovviamente, non mentite!) sono stati felicissimi nel momento esatto in cui hanno visto la Luce e vi hanno ringraziato di cuore per il vostro aiuto. Chiaramente poi sta a voi e alla vostra sensibilità riuscire a trovare le parole ed i modi più adatti. 


Ma in sostanza, quindi, come si aiuta uno Spirito? Aiutandolo a trapassare dalla Dimensione in cui si trova, alla Dimensione successiva, quella della Luce! Premesso che indietro non si può più tornare, si può soltanto andare avanti! Primo passo, dicevamo, tranquillizzarli: non c’è nulla da temere, nessuno gli farà del male, andrà tutto bene! Fateli fidare di voi, fategli sentire che siete sicuri di ciò che fate! Spesso si rifiutano di passare perché sono in pena per i loro cari che, a loro volta, soffrono ancora per la loro perdita e non vogliono lasciarli… Fate loro capire che restando dove si trovano non sono di alcun aiuto ai loro cari, anzi! Magari i loro cari ne avvertono ancora la presenza in casa o intorno a loro e “sentono” che lo Spirito non ha ancora trovato pace e quindi sono in pena ancora di più! Se invece lo Spirito trapassa, poi nessuno gli vieterà di tornare, di tanto in tanto, a trovare i suoi familiari ed in quel modo potrà aiutarli perché oltre ad aver trovato la pace lui, magari sarà anche in grado di operare energeticamente per i vivi, proteggendoli ed aiutandoli in concreto, facendo anche solo sentire la sua presenza, ma una presenza serena, non sofferente, che consolerà e darà sollievo anche ai suoi cari, perché tornerà non più imprigionato in una dimensione “sfocata”, ma tornerà pieno di Luce, con la visione chiara della Verità (e di conseguenza avrà capito il motivo e il senso karmico di tutto ciò che è capitato a lui ed ai suoi amati ancora vivi).


Per trapassare lo Spirito deve entrare nella Luce. Talvolta però esso potrebbe essersi allontanato tanto dalla Luce da non riuscire più a vederla. Aiutatelo in questo! Ditegli di rilassarsi, e di pensare a qualcuno a cui vuole bene… Nel momento che ha in mente la persona cara, ditegli di sentire l’amore che nutre per essa, ditegli di accogliere quell’amore, di sentirlo, di goderne… In quel momento, nell’istante in cui lo Spirito si connette all’amore, gli apparirà la Luce, sarà in grado di vederla! Chiedetegli se scorge qualcuno di familiare nella Luce perché probabilmente ci sarà qualcuno che lo sarà venuto a prendere per accompagnarlo dall’altra parte. Rassicuratelo sempre e ditegli di non aver paura, che nessuno vuole fargli del male. E vedrete che lo Spirito riconoscerà qualche suo caro e che lo seguirà spontaneamente, addirittura felice, perché sarà pervaso dall’amore e dalla pace più totale! Nel momento in cui lo Spirito trapassa, io sento una vera e propria sensazione fisica, come se un peso volasse via dal mio petto, ma magari questo è solo il mio modo di “sentire” e canalizzare; magari a voi farà un effetto diverso o magari non avvertirete nessuna sensazione fisica… Ma saprete che è trapassato dentro di voi!


Fate attenzione ad una cosa importante: non ponetevi di fronte allo Spirito dicendogli “tu non puoi (o non devi) stare qui” o “devi passare oltre”; ricordatevi che nessuno deve fare nulla con sforzo, deve essere una loro scelta! Voi non siete lì per comandarli, obbligarli o convincerli! Il solo vostro compito è spiegare loro come stanno le cose: spiegargli che in quello stato in cui si trovano continueranno a soffrire e stare in pena sempre maggiormente col passare del tempo, che non saranno di aiuto né a loro stessi, né ai loro cari; che non c’è nulla di cui aver paura nel passare oltre, che nessuno vuole prenderli in giro o fregarli, bensì che nella Luce troveranno conforto, pace e amore e anche tutte le risposte alle domande che si stanno ponendo (perché sono dovuti morire così giovani o in questo modo; perché non possono tornare a casa loro, non è giusto che sia successo a loro ecc.) e che in qualunque momento potranno comunque tornare per visitare e/o proteggere i loro amati. Meglio di così! 

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