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5. Le 9 Dimensioni

Aggiornamento: 19 dic 2021

Il Blog del Sussurro



Abbiamo parlato del percorso terreno che compie un’anima incarnata e del conseguente Karma, positivo o negativo, che produce… ma cosa fa un’anima tra una reincarnazione e l’altra? Quando il corpo fisico muore, l’anima si stacca da esso ed entra nella famosa luce, di cui molta gente che si sveglia dal coma racconta di aver visto. Questa non è altro che l’ingresso dell’Aldilà, che si sviluppa in 9 dimensioni collegate e sovrapposte tra di loro, attraverso cui l’anima compirà la sue evoluzione durante questo periodo, più o meno lungo, in attesa di reincarnarsi. 


Durante questo percorso a tappe, l’anima per aiutare il suo processo di crescita può svolgere diversi compiti: essere lo Spirito Guida di un mortale, fare il presta anima (come nel caso delle cosiddette “morti bianche” di cui abbiamo parlato anche nei Sussurri precedenti) o semplicemente concentrarsi sulle varie dimensioni da superare, specie se si deve bruciare parecchio karma negativo. Quando ad un’anima viene affidato un mortale, questa ne diventa il suo Spirito Guida, (che non ha niente a che vedere con l'Angelo Custode). Lo Spirito Guida avrà il compito di guidare, consigliare e proteggere il mortale che gli viene affidato per aiutarlo nella sua crescita spirituale e nell’evoluzione del suo percorso animico, ma al tempo stesso, grazie al Karma positivo che crea aiutando un’altra anima, cresce ed evolve di conseguenza anche lui. Ovviamente, lo Spirito Guida è più evoluto del mortale a cui viene affidato per poterlo guidare al meglio, ma nel momento in cui il mortale dovesse evolvere più dello Spirito Guida, a quest’ultimo ne verrà affiancato un secondo che diventerà il suo Spirito Guida principale. Solitamente ne abbiamo già due assegnati, ma in base alla nostra evoluzione, “l’incarico” andrà all’uno o l’altro Spirito, anche se una volta entrato di ruolo il secondo, non si tornerà indietro. 


A rendere il tutto ancora più entusiasmante, gli Spiriti Guida, come tutte le altre anime trapassate che attendono di reincarnarsi, oltre che proteggere i loro protetti, ricordiamoci che devono attraversare le 9 dimensioni dell’Aldilà. Per fare un esempio comprensibile potremmo immaginare queste 9 dimensioni come 9 stanze comunicanti, una attaccata all’altra: si entra nella prima e si deve attraversare la seconda, la terza, fin ad arrivare alla nona. L’uscita dalla nona stanza corrisponde alla reincarnazione. Ovviamente questo percorso attraverso le 9 dimensioni può durare più o meno tempo, in base all’evoluzione che compie l’anima durante il percorso stesso e in base alla disponibilità della situazione più adatta per incarnarsi, come dicevamo nei Sussurri precedenti. Non è raro che possa durare più di un secolo terreno (va ricordato che lo scorrere del tempo terreno non è avvertito allo stesso modo nel mondo spiritico in cui trascorre molto più velocemente) o che, in alcuni casi, in cui la condizione propizia alla reincarnazione si manifesti subito, l’anima salti momentaneamente il periodo di “pausa” nell’Aldilà e si reincarni subito, rimandando alla fine della vita successiva il percorso all’interno delle 9 dimensioni. 


Questo ad esempio è accaduto al mio nonno paterno, scomparso nel 1998, ma che subito dopo si è reincarnato in un bambino svizzero tutt’ora vivo che ha circa 14 anni. In questo caso, mio nonno aveva chiaramente iniziato il percorso nelle 9 dimensioni, ma lo ha interrotto per sfruttare l’occasione propizia per reincarnarsi subito e poter evolvere più velocemente, perché l’esperienza terrena, in quanto piena di avvenimenti e circostanze, permette un’evoluzione dell’anima più repentina e brucia il karma negativo più velocemente. Viceversa, non avendo ancora trovato la situazione a lui più consona, il mio Spirito Guida attende di reincarnarsi dai tempi del Medioevo. Non è raro che noi ed i nostri Spiriti Guida abbiamo concordato un cammino parallelo: alcune vite le abbiamo condivise insieme come parenti o amici, in altre siamo stati l’uno lo Spirito Guida dell’altro: è infatti molto raro avere come Spirito Guida una nonna o un altro parente defunto in questa incarnazione! Questo meccanismo spiega anche le “anime affini”: sono anime che attraverso le varie vite (per quanto possibile) si riconoscono e si re-incontrano per continuare a condividere percorsi analoghi! Ognuno di noi tende, infatti, a ricreare intorno a sé lo stesso cerchio di persone, cambiando di volta in volta alcuni personaggi. Ecco spiegato il motivo per cui molto spesso anche se si conosce una persona da poco tempo, si ha la sensazione di “conoscerla da una vita”! 


Ovviamente la cosa non si verificherà per tutte le incarnazioni e per tutte le persone che ci sono accanto in questa vita, ma è possibile piuttosto ritrovare quelle persone che in ogni vita ci sono d’aiuto proprio per evolverci, per imparare la lezione o anche più semplicemente per farci da “specchio” e mostrarci i nostri errori. Immaginiamo, per capire meglio le dinamiche, un pub in cui si ritrovano gli attori dopo le repliche di uno spettacolo teatrale che, bevendo allegramente, scherzano dicendosi l’un l’altro: “Visto che in questo spettacolo io interpreto tua madre, nel prossimo interpreterò il tuo vicino di casa prepotente!” e l’altro magari replica: “Ok, ed io sarò il tuo figlio rompiscatole!”. Sebbene possa sembrare una visione molto semplicistica, in effetti tra una vita e l’altra (cioè tra uno spettacolo e l’altro) siamo proprio come gli attori che interpretano un ruolo prestabilito, con delle dinamiche precise ai fini della storia: se qualcuno sbagliasse ruolo ne risentirebbe tutto il cast e l’intero spettacolo sarebbe un fiasco; ma calato il sipario, gli attori, acerrimi nemici sul palcoscenico, potrebbero anche essere amici e tornarsene al pub a bere progettando il prossimo show! 


Mito da sfatare è invece quello delle “anime gemelle” che, mi dispiace deludere i più romantici, ma in verità non esistono! Il fatto stesso di incarnarsi sempre nello stesso momento e nello stesso luogo, implicherebbe che la crescita spirituale dei due individui reincarnati sia indissolubilmente legata. Significherebbe che se uno dei due cresce, debba crescere anche l’altro; se uno non impara la lezione lo stesso destino dovrebbe toccare all’altro! Questo sarebbe in netto disaccordo con il discorso che ognuno ha il suo percorso spirituale individuale e con il libero arbitrio per cui ognuno può scegliere quale strada prendere ogni giorno della sua vita. Possiamo quindi affermare che le anime gemelle non possono esistere perché si precluderebbe la libertà di superare le proprie lezioni e, perché no, anche di non superarle. Come spieghereste altrimenti chi si sposa più di una volta?... Ok, magari può capitare anche di prendere una cantonata colossale e di sposarsi con un poco di buono (e in quel caso la colpa è solo del nostro poco discernimento terreno), ma pensiamo per un attimo ad una giovane vedova che, dopo anni di solitudine, trova un nuovo amore con cui si risposa! Forse il primo marito era di serie A ed il secondo solo un ripiego? Allora la vedova, in quel caso, se esistesse l’anima gemella ne avrebbe addirittura due? Chiaramente no! Semplicemente i due saranno stati, con molta probabilità, entrambi anime affini della donna, seppur in vite differenti! Ma non è detto che, in passato, siano stati per forza amanti: potrebbero anche essere stati soltanto fratello e sorella, fratelli, amici, madre e figlio, padre e figlio e così via… Tanto per citare qualche esempio, la mia madre attuale, in passato, è stata mio fratello; la mia attuale sorella è stata una volta mia moglie e un’altra volta un mio amico; il mio Spirito Guida stesso è stato mia madre nel Medioevo (quindi nella sua ultima incarnazione) e prima che io nascessi si è “prestato” come Spirito Guida di mio padre che, essendo un’anima giovane (cioè creata da poco), non ne aveva ancora uno. Le combinazioni sono sempre innumerevoli! 


Torniamo al discorso delle 9 dimensioni… perché suppongo che la curiosità adesso sia: ma cosa si fa in queste dimensioni e come sono? Ognuna di esse ha lo scopo di insegnare qualcosa di preciso allo Spirito; vengono definite “dimensioni”, ma in verità coesistono tutte sullo stesso piano: il piano terreno. Immaginate un tavolo, che rappresenta il piano terreno in cui viviamo. Appoggiate sul tavolo un foglio di acetato trasparente: questo rappresenta la prima dimensione. Poi sovrapponete a questo, un secondo foglio trasparente, poi un terzo e così via… Ognuno di essi rappresenta una dimensione dell’Aldilà: sono sovrapposti alla nostra realtà, ma ognuna è a sé stante! Coesistiamo tutti sullo stesso piano, ma in dimensioni differenti, ma essendo “trasparenti” come i fogli di acetato, è impossibile vedere tra l’una e l’altra (per lo meno, tutti potrebbero vedere, ma in base alla propria apertura mentale). Ecco spiegato anche perché si dice che a Samhain e a Beltane il velo che divide i mondi si assottigli ed i morti possano tornare sulla terra! Va detto anche che ci sono delle regole di passaggio tra una dimensione e l’altra: agli Spiriti è dato di poter scendere da una dimensione superiore ad una inferiore, ma non viceversa a meno che non si superi evolutivamente quel livello. Per ogni anima c’è infatti un mentore più evoluto di lei, che la accompagna in questo percorso in salita verso la nona dimensione: ad esempio se uno Spirito è alla quinta dimensione avrà un mentore, superiore di una o più dimensioni; nel momento che lo Spirito sarà pronto per accedere dalla quinta alla sesta dimensione, il mentore scenderà dalla sua dimensione sino alla quinta e accompagnerà il suo protetto alla sesta. 


Vediamo ora nel dettaglio le 9 dimensioni:


Dimensione 1, detta la “Dimensione del Riposo”: è dove le anime si ristorano dopo la fatica della morte. E’ una dimensione piena di luce, la stessa luce che molte persone che si risvegliano dal coma, vedono alla fine del tunnel. Una curiosità: ho constatato personalmente più volte che quando una persona muore, la sua anima resta accanto al corpo circa 3 giorni, fino al momento in cui viene portato al cimitero, dopo il funerale. Una volta seppellito il corpo, solitamente, l’anima trapassa entrando nella luce. Proprio alla fine del tunnel, l’anima trova ad attenderla lo Spirito di un suo parente trapassato o un antenato (appositamente incaricato dai piani alti) che la accompagnerà all’interno della dimensione accogliendola e facendola sentire “a casa”. Una volta che l’anima si è ambientata (solitamente questo tempo è abbastanza breve), entra nella seconda dimensione. 


Dimensione 2, detta la “Dimensione dell’Adattamento”: è buia; qui si cerca di accettare la morte ed è qui che sostano le anime che non riescono a trapassare a causa di una morte violenta, che non riescono ad accettare la loro nuova condizione o che credono di avere ancora delle faccende in sospeso da portare a compimento. Non accettando di essere morte, queste anime, sono concentrate solo sulla dimensione umana e finiscono per vedere solo quella e per finirvi “intrappolate” perché non sanno come uscirne a causa della loro “cecità”. Capita spesso, infatti, che quando un’anima non accetti di essere morta, si senta come in una stanza buia senza uscita e non veda nulla, ma al tempo stesso senta intorno a sé i lamenti delle altre anime sofferenti che, a loro volta, non accettano di trovarsi lì. Queste anime in pena sono talmente attaccate alla loro vita terrena che riescono a vedere solo la dimensione materiale (ricordate l’esempio del tavolo e dei fogli di acetato?), ma nel momento in cui accettano la loro condizione, possono alzare il velo (che divide le dimensioni) che fino a quel momento gli impediva di vedere gli altri Spiriti intorno a loro e le Guide che gli erano già accanto per condurle alla dimensione 3. Molto spesso le anime in questa dimensione sono quelle che hanno bisogno di aiuto per andare oltre; alcune sono quelle anime in pena che spesso restano nelle case o nei luoghi in cui hanno vissuto perché ancora aggrappate alla vita (i classici “fantasmi da infestazione”): non sono anime cattive, ma solo spaventate e sofferenti e vanno aiutate, se possibile, a proseguire il loro percorso.


Dimensione 3, detta la “Dimensione del Respiro”: questa è la prima, vera dimensione dell’Aldilà, in cui una volta entrati, si interrompono momentaneamente i contatti con il mondo dei vivi. Qui le anime si trovano a doversi muovere come l’aria. Devono imparare ad usare il corpo eterico; è quindi come una seconda nascita: si deve imparare a muoversi, pensare, comunicare. La sosta in questa dimensione è solitamente piuttosto lunga perché è difficile adattarsi e durante questo periodo lo Spirito non può essere contattato. E’ capitato che l’anima di un defunto sia tornata a salutare i propri cari, prima di entrare in questa dimensione, avvertendoli che per un po’ di tempo (ossia fino al superamento della dimensione stessa) non si sarebbero potuti sentire. Questa dimensione è avvolta da una luce marrone scuro.


Dimensione 4, detta la “Dimensione dell’Amore”: qui l‘anima deve imparare ad amare le persone che ha lasciato. Nell’Aldilà è diverso il modo di amare perché non c’è più la materialità e bisogna imparare ad amare in modo pieno, anche tutta la propria stirpe o discendenza mai conosciuta in vita e quindi vegliare e aiutare chi si ama tra coloro che sono ancora vivi. Ovviamente, nell’Aldilà, l’anima non più limitata dai condizionamenti terreni e dalle restrizioni sociali, sarà aperta alla conoscenza e oltre che avere il quadro completo delle sue vite passate, riuscirà a vedere gli sbagli ed i torti fatti a parenti e ad amici attualmente in vita, riuscendo finalmente a vedere le cose in modo oggettivo e riuscendo a comprendere i propri errori. Per questo si imparerà ad amare tutti di un nuovo, vero Amore che prima non era possibile perché legato alla materialità umana. La luce di questa dimensione è verde. 


Dimensione 5, detta la “Dimensione del Fuoco”: si imparano a maneggiare le energie, ossia a fare miracoli. L’anima impara a prendere le energie della Natura e a plasmarle per generare un cambiamento, su direzione e/o permesso delle Divinità, come ad esempio esaudire le preghiere dei vivi, evitare catastrofi ecc. Questa dimensione è avvolta da una luce arancione. 


Dimensione 6, detta la “Dimensione del Silenzio”: è una dimensione che ha il compito di far imparare alle anime il silenzio come ascolto delle preghiere, per aiutare le persone che le hanno fatte, e ascolto delle energie sottili. La luce che avvolge questa dimensione è di colore verde scuro.


Dimensione 7, detta la “Dimensione dell’Aria”: è una dimensione che permette alle anime di imparare ad utilizzare i poteri “mentali” come telepatia e telecinesi, per comunicare con i vivi per mezzo, ad esempio, della meditazione. Le apparizioni sacre (come la apparizioni dei Santi) altro non sono che le anime appartenenti a questa dimensione. Qui tutto è avvolto da una luce gialla.


Dimensione 8, detta la “Dimensione dell’Acqua”: si impara a proiettare le emozioni, quindi l’empatia, per arrivare al cuore delle persone, per aiutare meglio ad affrontare i problemi, ispirando i vivi a fare o non fare determinate cose, come, ad esempio, quando si avverte una sensazione di pericolo apparentemente senza senso, che ci avvisa di stare in guardia. Questa dimensione è avvolta da una luce di colore blu.


Dimensione 9, detta la “Dimensione della Terra”: in questa dimensione le anime pianificano, con l’aiuto degli Dei e/o degli Arcangeli il disegno di vita per la successiva reincarnazione. Bisogna calcolare e attendere il momento giusto per incarnarsi. Si pianifica a grandi linee cosa può succedere e le persone con cui si vivrà. Qui la luce è di colore marrone/verde. Gli Arcangeli sono esseri di luce così pura che hanno quasi gli stessi poteri del Dio e della Dea. Quello degli Arcangeli è lo stato precedente all’unione col Divino. 

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