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8. Gli Spiriti Elementali

Aggiornamento: 19 dic 2021

Il Blog del Sussurro



Gli Spiriti Elementali sono, come dice il termine stesso, degli Spiriti! Quindi non hanno un vero e proprio “corpo fisico” come descritto nelle fiabe, ma sono esseri di pura energia; tuttavia si possono comunque incontrare e si può interagire con loro in meditazione... e a quel punto, probabilmente potrebbero comparirvi con le fattezze con cui le leggende ce li hanno raccontati: cappelli e orecchie a punta, ali, vestiti di foglie ecc. I più sensibili possono sentirli anche a livello energetico nella Natura ed intorno a loro. Essi sussistono ed operano nell’ambito dei Quattro Elementi: Terra, Aria, Fuoco ed Acqua dei quali sono i guardiani. La tradizione popolare nordica li chiama “Piccolo Popolo” ed è ricca di innumerevoli racconti e leggende… per lo più romanzate! Ma, come in tutte le cose, un fondo di verità c’è sempre! Gli Spiriti Elementali sono essere classificati in vari livelli, a seconda dei loro compiti e dei diversi incarichi.


Il primo livello di sviluppo, il più basso, comprende gli Spiriti di Natura: essi sono in servizio nel regno naturale come costruttori delle forme dense, liquide e gassose: Gnomi, Elfi, Nani, Goblin, Troll, Fauni, Folletti, Silfidi, Fate, Ondine, Faronika, Sirene, Salamandre. Nel secondo livello di sviluppo si incontrano gli Spiriti del tempo ciclico, che comandano ed orchestrano il flusso ritmico e la ripetizione in Natura. Essi sono: il Re e la Regina dei Nani, Fate del Luogo, Fate del Bosco, Fate delle Piante, Ninfe, Salamandre del compost. Il ruolo degli esseri del terzo livello è quello di instillare il proprio proposito nei mondi di Natura. Se passassero al quarto livello di sviluppo si unirebbero al regno degli Angeli, chiamati nella tradizione esoterica anche Spiriti del Volere o Troni. Del terzo livello fanno parte: Pan, La Regina delle Fate, la Regina delle Ninfe, gli Spiriti della Luce, Bela Vida, le Muse. 


La qualità paradisiaca della Natura circostante, in tutta la sua travolgente bellezza ci è donata tramite il potere rigenerativo dell’Acqua, di cui è pervasa tutta la Terra, creata dalle Silfidi. Questa bellezza non è solo visibile, ma è innanzitutto percepibile dai nostri sensi. La bellezza data al mondo dagli Elementali non è solo una qualità estetica, bensì una qualità fondamentale della vita. Attraverso il progressivo danneggiamento dell’ambiente, con l’inquinamento e successivamente con la degradazione di tutti i sistemi, questa qualità verrà eliminata e sarà seguita dal bacio della morte. Ogni Spirito Elementale ha la responsabilità del luogo che gli viene affidato e, per questo motivo, è “centrato”, ha un “centro focale” in quel preciso posto tramite una sorta di “cordone ombelicale” invisibile (un po’ come quello che ci tiene legati al nostro corpo fisico quando andiamo in proiezione astrale) che li radica a quel dato albero, fiore, ecc. 


L’unico modo che ha un Elementale per spostarsi è “attaccarsi” provvisoriamente ad un veicolo (come ad esempio una pietra o un cristallo) finché non arriva a destinazione nel nuovo luogo di appartenenza. Ad esempio, in seguito ad un grave incendio, o peggio, in una zona completamente morta a causa dell’inquinamento, gli Spiriti Elementali si trovano spaesati, sofferenti ed impotenti e non sanno più cosa devono fare. Sarebbe buona cosa spostarli, con il metodo sopracitato, in un nuovo luogo di loro gradimento dove possono rendersi utili. Proprio la razzia che ha commesso l’uomo verso la Natura (inquinamento, disboscamento ecc.) ha fatto sì che molti Spiriti Elementali siano (giustamente) arrabbiati per non avere più una casa e per questo spesso si “divertono” a combinare dispetti agli esseri umani (specialmente quando arriva l’Autunno) sabotando apparecchi elettrici e/o elettronici, nascondendo cose e tante altre piccole bricconate (da qui le leggende ed i film sui Gremlins). Niente di grave: per conquistare la loro fiducia (purché poi dimostriate con i fatti di meritarla!) basterà lasciare loro una ciotola di latte o panna fresca (preferiscono) con qualche biscotto! Vi ricorda nulla? Eh si, proprio ciò che i bambini americani lasciano a Santa Claus (Babbo Natale) che, notate come tutto torna, altri non è che uno Spirito Elementale della Terra (il cui costume originale era di colore verde, finché la Coca Cola non l’ha trasformato nel costume rosso che tutti conosciamo: potere del commercio!) e che successivamente, con l’avvento del Cristianesimo è stato identificato con San Nicola! Ecco come fa a calarsi dal camino e fare il giro del mondo in una notte… e i doni che porta non sono altro che i frutti della terra! 


SPIRITI ELEMENTALI DELLA TERRA


GNOMI: sono gli Elementali della Terra più conosciuti, chiamati da Paracelso “Pigmei” o “Gnomi”, esseri che potevano muoversi attraverso la terra come i pesci nell’acqua. La parola potrebbe derivare dal verbo greco “gnosis” (conoscere) o da “ge-nomos”, che significa “abitante della terra”. Gli Gnomi hanno da sempre conquistato l’immaginazione popolare come custodi della terra, in particolare nei giardini di periferia, raffigurati come ometti dai visi allegri col cappello rosso. Si tratta di creature goffe, protettive, amanti dei tesori. Vivono all’interno o sotto alberi o ceppi caduti, soprattutto quelli con radici marce usate dagli animali come rifugio. La loro pelle, gli abiti e l’equipaggiamento che adottano corrispondono alla flora, alla fauna e al fogliame delle foreste in cui vivono. Essi contribuiscono alla formazione delle vene minerali e animano la materia planetaria con la propria presenza statica nella Crosta terrestre.


NANI: più evoluti degli Gnomi, vivono nelle caverne sotterranee, lontani dalla luce del Sole. Le fonti più antiche non menzionano il fatto che sarebbero bassi di statura, ma pongono l’accento sulle loro grandi capacità di artigiani e sulla loro saggezza. I nani possiedono anche delle pietre che danno loro immensa forza e altre che li rendono invisibili. Essi estraggono le pietre preziose e i metalli, proteggono la terra e le sue ricchezze e sono spiriti delle rocce e delle caverne, affini alle Fate delle Miniere che i minatori devono placare. Nel folclore popolare i nani abitano nelle montagne scandinave e tedesche. Si muovono facilmente attraverso la terra e sono esperti in tutti i suoi minerali. Il loro compito è quello di conservare la fertilità della terra.

SATIRI: (in Greco, Σάτυροι : Sátyroi), sono Spiriti Elementali della Terra di livello superiore. Appaiono con le stesse fattezze dei Fauni sebbene questi ultimi siano di livello inferiore ed i loro compiti siano diversi. I Satiri sono i Geni protettori dei boschi, dei fiumi e dei pascoli. Esseri di indole allegra e festaiola. Abili suonatori usavano strumenti a fiato molto semplici, di solito intagliati nel legno quali pifferi e zufoli. Il loro maggiore esponente era il Dio greco Pan.


PAN: incarna la più alta rappresentazione degli esseri dell’elemento Terra, ma che tuttavia, non è responsabile di tutta la Natura, ma solo della vita naturale entro una certa area. La parte inferiore del suo corpo, in modo particolare le sue gambe pelose, creano un’immagine repellente per noi umani, che indica però che Pan è connesso alla famiglia dei Nani. La parte superiore rivela uno spirito raffinato che lo rende uguale agli esseri angelici. La sua forma è chiaramente espressione del terzo livello di sviluppo elementale e fa da ponte con il mondo più evoluto degli Angeli. Egli mantiene coscienza perfetta in ogni particella di vita nell’area a lui affidata. Non tutti gli aspetti del paesaggio sono presenti nella sua coscienza, ma lui stesso è simultaneamente presente in tutta l’esistenza del paesaggio. La calma e cosciente presenza di Pan nei processi dell’area dona alla Natura il proprio appagante senso d’essere. L’abilità di Pan di essere presente in ogni luogo, in ogni particella del paesaggio lo rende chiaramente differente dagli esseri del secondo livello di sviluppo; anche essi partecipano al comune lavoro di formare e modellare i processi in Natura, sono però limitati ad un territorio o ad un compito. La qualità universale di Pan risulta ancor più netta nella sensazione che i suoi differenti aspetti di aree diverse non possono essere separati: uniti essi rappresentano un Pan integrale, Pan del pianeta Terra. Ora diventa più chiaro perché Pan, nell’antica Grecia, fosse il Dio della Natura, pur non essendo tra i dodici Dei dell’Olimpo. L’attaccamento all’idea patriarcale si dissolve allorché realizziamo che Pan condivide i suoi incarichi più alti con forme femminili di pari rango. Di solito egli condivide questi doveri con una Deva del luogo, l’essere più altamente evoluto dell’elemento Aria e/o Acqua ossia una Regina delle Fate e/o una Regina delle Ninfe.


FAUNI: dal latino “faunus”, sono tradizionalmente dipinti come giovani uomini con la parte inferiore del corpo da capra e con corna sulla testa. Sono Elementali che accompagnano la crescita degli alberi, sebbene si trovino su un percorso evolutivo completamente differente da quello dell’albero stesso. Lo si potrebbe rappresentare come un’energia a spirale che cinge i rami e le radici nella profondità della terra. Questa tela energetica da lui tessuta pare precedere la crescita di rami e radici, dirigendoli poi in determinate direzioni utili. Il fauno è in grado di condurre questo ruolo primario perché, oltre a questo corpo di energia, possiede anche un’intelligenza relativamente autonoma, che gli permette di sorvegliare costantemente l’ambiente del suo albero, sia sopra che sotto terra. E’ in completa armonia con le informazioni entranti: nella sua coscienza può sorvegliare la crescita della pianta, momento per momento. Attraverso il suo corpo l’albero da’ la possibilità all’Elementale di guadagnare esperienza nella materia. Il Fauno, in cambio, gli offre la sua coscienza, per aiutarlo a crescere armoniosamente nel suo ambiente. Quest’azione reciproca lega il Fauno all’albero per tutta la vita. E’ un processo simile a quello di un’anima che si unisce ad un corpo durante l’incarnazione. L’accoppiamento si realizza attraverso una sorta di cordone ombelicale che lega il Fauno all’albero scelto; più precisamente, questo è il centro focale di coscienza del Fauno, che egli fissa sulla materia energetica dell’albero per costruire un ponte di mutua comunicazione. Il Fauno non può sciogliere il proprio legame fintanto che il “suo” albero è vivo, cioè finché c’è vita nelle radici.


ELFI: sono miti creature che amano gli esseri umani e che, spesso, decidono di viverci accanto. Il loro compito è sovrintendere allo sviluppo delle singole piante. La parola Elfo deriva dall'Inglese antico “ælf” o “elf,” a sua volta proveniente dal proto-germanico “albiz” dal linguaggio norreno “álf(a)r” e dall'alto tedesco medio “elbe.” “Albiz” potrebbe provenire dalla lingua protoindoeuropea nella quale “albh” significa bianco. Gli Elfi hanno un nome diverso a seconda del Paese in cui hanno scelto di abitare; si chiamano quindi Brownie in Scozia, Cluricaune in Irlanda, Coboldi in Germania e Gobelin in Inghilterra. Esistono anche Elfi dei Monti, dell'Acqua e della Foresta; costoro prendono il nome a seconda dell'ambiente naturale in cui vivono. Nella loro Terra, la stirpe degli Elfi viene chiamata " sidhe " che significa Popolo delle Colline.


DAME VERDI: in Inghilterra, fate che dimorano negli alberi.


GOBLIN: esseri Elementali che aiutano gli uomini nelle tecniche e nelle arti del fondere e del forgiare. Questa linea di Spiriti Elementali ha tentato di seguire l’uomo anche nella difficile strada da lui intrapresa con il trasferimento dei metodi di lavorazione del metallo nelle industrie. Essi sono tuttavia presenti nella costruzione relativamente semplice delle ruote di un’automobile. Possono adattare la loro forma vibrazionale a quella dei giunti e degli assi.


FOLLETTI: gli strati rocciosi sono animati da semplici folletti, che appaiono come scintille di luce, simili a delle formazioni stellari distribuite uniformemente nella roccia.


TROLL: Spirito Elementale il cui compito è quello di essere a guardia della Natura preservandone l‘integrità energetica, proteggendola da eventuali energie negative.


WOODWOSE: detti anche uomini selvaggi, hanno un aspetto rozzo e trasandato e sono spesso nudi e coperti solo dai propri peli. Sono collegati al Green Man, l’Uomo Verde, che personifica la vita degli Spiriti della vegetazione. In Gran Bretagna questo Uomo Verde, chiamato anche Jack in the Bush o Jack in the Green, è ancora rappresentato il primo maggio da un teatrante vestito da foglie verdi e ramoscelli. L’Uomo Verde è raffigurato anche in molte insegne di pub e in incisioni nelle Chiese con una testa d’uomo dalla cui bocca spuntano germogli e foglie.


RE DEI NANI: custodisce le rocce che sono il vero tesoro della terra. Il suo trono si trova sempre su un’importante centro focale di energia all’interno del paesaggio. Qui egli concentra i modelli di saggezza di un luogo, creando in questo modo una risorsa dalla quale gli Elementali di quell’area possono trarre gli esatti modelli formativi necessari al loro lavoro.


REGINA DEI NANI: il suo compito è quello di concentrare il potere dell’amore, piuttosto che quello della saggezza. Ciò significa che l’amore della Terra è disponibile per tutte le creature del pianeta, senza alcuna eccezione. La sorgente d’amore è mantenuta attraverso la connessione con la Regina ed è sempre pronta a rafforzare gli sforzi di ogni essere Elementale con un distinto compito nei Regni di Natura.

SPIRITI ELEMENTALI DELL’ARIA


SILFIDI: sono gli Spiriti dell’Aria e di solito vivono sulle cime delle montagne. Si tratta di entità leggiadre, che fluttuano, volano e si divertono a cavalcare i venti e le correnti d’aria. E’ possibile vederle fluttuare nell’ambiente, spesso imitando il fiore del Dente di Leone o gli insetti. A volte è possibile sentire le loro voci nel vento o sentire passare le loro eteree forme, ma raramente, è possibile vederle. Questi esseri sono descritti come quasi trasparenti molto piccoli e alati o, in alternativa, alti, con lunghe ali con le piume, grandi occhi simili a quelli dei falchi e visi spigolosi. Il termine “Silfi” o “Silfide” deriva dalla parola greca Silphe, che significa “farfalla” o “falena”, e in effetti gli esseri fatati sono comunemente raffigurati con ali di farfalla. Gli antichi celti consideravano le farfalle simboli delle Fate o degli Spiriti Ancestrali (spesso considerati un tutt’uno) ed esse appaiono nei racconti come guide per l’Altro Regno, dove dimoravano anche i defunti. Le Silfidi hanno a che fare con il movimento nello spazio, ad esempio con il modellare e dirigere il vento.


DEVA: termine preso dalla filosofia Indù e significa “Essere Luminoso”. E’ stato usato per indicare le intelligenze che fanno da guida nei Regni della Natura.


FATE: sono Spiriti Elementali dell’Aria che abitano un regno non separato dal nostro, ma che vi si sovrappone ed è invisibile. Le Fate, di tanto in tanto, possono essere viste nel nostro mondo, ma di solito solo nel breve istante di un battito di ciglia o al limitare dei sogni. Le Fate sono connesse all’espansione della vita in una determinata area. 


FATE DEL LUOGO: per queste Fate esistono quattro livelli di attività. Al livello più alto esse sono in armonia con il ritmo delle Stelle e dei Pianeti, ritmi che si riflettono nelle loro coscienze e che donano loro uno stato d’estasi, che esse trasmettono poi ai dintorni, imprimendo contemporaneamente la pulsione del tempo cosmico su tutti gli esseri viventi. Il livello successivo, per il loro costante librarsi nell’aria a loro assegnata e per il profumo d’amore incondizionato con cui avvolgono anche la più piccola particella con cui vengono in contatto, si può paragonare solo alla sensazione di un’esperienza di un atto d’amore statico. L’amore di questi esseri divini sommerge rapidamente l’intera area. Al livello successivo le Fate si prendono cura di tutti i processi di vita che si verificano all’interno del “loro ” spazio. Per garantire l’atmosfera di vita più armoniosa possibile rientra qui anche l’allineamento del ritmo vitale terrestre con quello universale, come altresì, l’orchestrazione di vari schemi di eventi all’interno del Regno di Natura. Quarto livello, quello che collega il loro lavoro con l’oltretomba. Questo piano è caratterizzato da una profonda sensazione di radicamento nell’essere della Terra. Non bisogna immaginare questi livelli di coscienza sovrapposti fra loro, in un ordine gerarchico. Sono espressi e danzati dalle Fate in ogni attimo, come quattro diverse qualità vibrazionali, che si intrecciano tra loro nel movimento fatato. A causa del potere sempre maggiore che noi uomini abbiamo sul paesaggio, le Fate del luogo non sono più in grado di limitare la propria funzione esclusivamente al Regno della Natura. Nel corso dei secoli la cultura umana ha occupato e modellato gli spazi, senza essere consapevole dell’impatto che aveva su questo tipo di Fate. Il rapporto tra queste due forze diventerà sempre più tragico, perché noi esseri umani ignoriamo completamente la loro funzione. Forziamo il nostro volere egoistico sul paesaggio senza consultare l’intelligenza legittima delle fate circa gli effetti dei nostri interventi. Questo vale anche per alcuni progetti ecologici di buone intenzioni di cui siamo così orgogliosi.


REGINA DELLE FATE: viene rappresentata come una bianca figura femminile di sublime bellezza, ma la sua visione vitale-energetica del suo essere assomiglia ad un meraviglioso fiore di luce, che si apre lentamente ed irradia dei delicati toni di colore rosso-arancio. Essa è in risonanza con tutte le singole Deva all’interno del proprio dominio e può così influenzarle, in modo davvero deciso, con la propria guida individuale. La Regina delle Fate riceve dal Divino il flusso ritmico di impulsi e lo traduce in un modello concreto. Questo permette agli Elfi di costruire le singole piante secondo il loro progetto cosmico. Ha anche un secondo compito: deve essere consapevole degli impulsi provenienti dalle Fate del luogo di quel paesaggio, al fine di intrecciare due modelli in un’unica qualità. La sua funzione globale, quindi, è quella di collegare i messaggi provenienti da una sorgente universale e da una locale, ed intrecciarli in un modello unificato di energia. Su questa base gli architetti appartenenti alla schiera degli Elementali di Terra, possono allora costruire le piante fisiche. Essa serve impulsi provenienti anche dalla Luna. Gli effetti dei cicli lunari sulla crescita delle piante sono meno ovvi di quelli della luce solare e della pioggia, sono però molto importanti per il lavoro della Regina delle Fate, anche se su un piano più sottile. Essa è una delle intelligenze-guida più avanzate del sentiero evolutivo degli Elementali d’Aria. Insegna alle sue colleghe “più giovani” come agire nell’esecuzione dei propri compiti in circostanze impreviste.


FATE DEL BOSCO: il loro compito è quello di guidare le specie animali di un determinato paesaggio verso uno schema di movimento armonioso, tramite l’invio di impulsi di energia nell’area prescelta. Le piante possono germogliare solo quando sono profondamente radicate nel terreno, ed è quindi una conseguenza logica che durante la loro manifestazione sul piano materiale siano attivi gli Elementali di Terra. Gli animali, invece, non dipendono da questa presa al suolo; durante il loro ciclo vitale, per la qualità di movimento che li caratterizza, essi sono accompagnati da esseri dell’Elemento Aria. Il cavallo bianco che esse cavalcano è un simbolo della mobilità del regno animale, accudito dalle Fate di questo tipo.


FATE DELLE PIANTE: incarnano l’anima di gruppo delle varie specie.

MUSE: Spiriti dell’ispirazione che incarnano il ruolo spirituale dell’Elemento Aria nell’Arte e nella vita in generale, e svolgono anche la funzione di mediatori tra le intuizioni che fluiscono dal mondo angelico e i modelli provenienti dal progetto cosmico.

SPIRITI ELEMENTALI DEL FUOCO


SALAMANDRE: Spiriti Elementali del Fuoco, sono i più forti e potenti fra tutti gli esseri Elementali. Sono bellissime, agili e snelle e vengono descritte come lingue di fuoco o come sfere luminose. Vivono nei pressi di vulcani attivi o in zone desertiche. Se invocate, danno coraggio e spingono all’azione, anche se si mostrano raramente agli esseri umani. Per Evocarle l’ora migliore è quella del mezzogiorno. Esse attraversano due livelli di sviluppo, pur mantenendo la loro natura originale. Nel primo, più profondo d’evoluzione, ci sono le Salamandre del centro della Terra, coloro che presiedono il fato del nostro pianeta. Nel secondo livello esse sono Spiriti di trasformazione, il loro campo d’azione è concentrato sui processi di morte, putrefazione e rigenerazione. In ogni giardino, il loro luogo di lavoro più amato è il cumulo di compost, che è al tempo stesso loro tempio e reggia. Sono esseri che portano a maturazione i processi di vita, che recano, infine, attraverso i processi di decomposizione e trasformazione, alla soglia di una nuova nascita. Per gli Spiriti di Natura tra una vita e una rinascita c’è un periodo di rigenerazione nell’ardente forza vitale del Fuoco.


SPIRITI DELLA LUCE: hanno un corpo di luce di una luminosità quasi insopportabile, che emana luce in sfere di toni differenti.

SPIRITI ELEMENTALI DELL’ ACQUA


ONDINE/SIRENE: Spiriti Elementari che governano l’elemento Acqua, dette anche Ninfe delle Acque o Sirene, possono assumere l'aspetto della spuma che cavalca le onde o quello di luci luminosissime nei toni del blu o verde. Possono manifestarsi con sembianze umane o come creature per metà donne e per metà pesce o anche come giovani fanciulle diafane, con fiori e ghirlande nei capelli che amano danzare, cantare, nuotare, filare e tessere sempre vicine al loro elemento naturale. Vivono in fiumi, laghi, sorgenti, negli stagni e nelle cascate, ma anche nelle fontane; infatti ogni fonte si dice abbia la sua Ninfa protettrice. Le loro dimore sono grotte di corallo sul fondo del mare, piccole insenature negli stagni o nei ruscelli, anche se le più piccole abitano le foglie delle piante acquatiche. La loro principale occupazione consiste nel captare e indirizzare l'energia vitale nelle acque rigenerandole e rivitalizzandole continuamente col loro incessante movimento, fornendo, così, i presupposti per la generazione ed il mantenimento della vita su tutto il pianeta, visto che l'acqua è l'elemento principale che costituisce tutte le forme nelle quali la vita si manifesta. Le Ondine lavorano, inoltre, con la flora che cresce sotto l'acqua e in sua prossimità; lo stesso vale anche per gli animali, tanto che molto spesso vengono descritte anche come piccoli esseri alati che emanano una luce verde, azzurra, simili alle fate, mentre volano vicino a stagni, sorgenti e laghetti di montagna. Esse sono presenti in tutto ciò che contiene acqua, controllano anche i fluidi presenti all’interno di ogni essere vivente: piante, animali, uomini. Esistono molte famiglie di ondine, diverse per caratteristiche fisiche e comportamentali. Il loro sovrano è un essere chiamato Nicksa, il quale vive nelle profondità dell’Oceano.


FARONIKA: donna-pesce, Spirito Elementale dell’Acqua che prende le sembianze di un gigantesco pesce grigio a forma di foglia; lavora nelle acque sotterranee, nelle “sorgenti fantasma” delle profondità della terra. Il suo compito è quello di mantenere l’equilibrio basilare del paesaggio. Se sbattesse la coda, sulla Terra avverrebbero delle catastrofi. Ogni luogo e ogni paesaggio, che abbia un’unità compiuta, possiede un proprio punto di equilibrio, che è in risonanza con un essere Elementale del suo tipo. 


BELA VIDA: Imperatrice dell‘Elemento Acqua, essere di una bellezza inimmaginabile. La misteriosa forza rigenerante dell’Acqua pura è il suo dono alla vita.


SPIRITELLI D’ACQUA: tradizionalmente animano i fiumi, sorgenti, laghi e paludi e si rivelano agli esseri umani come bellissime giovinette, in netto contrasto con gli Elementali di Terra. In alcuni casi sono forniti di pinna, rappresentazione simbolica della loro affinità con l’elemento Acqua, ma questa non è necessariamente una caratteristica del loro corpo. Per gli spiritelli, la presenza fisica dell’acqua è di minore importanza rispetto alla radiazione della sua energia. Il loro proposito è quello di distribuire la forza vitale acquea che sgorga dal loro centro. Essi sono responsabili dell’intera area, nella quale agiscono danzando su un punto altamente energizzato. Quando gli Spiritelli d’Acqua servono un fiume o un lago, ad esempio, compiono la propria danza lungo la riva, senza inoltrarsi mai nel retroterra più di quaranta passi. Dal centro l’effetto si propaga all’esterno ad onde.


NINFE: Spiriti Elementali delle Acque che danno individualità ad un fiume, lago o palude. Particolarmente belle sono le Ninfe delle fonti, poiché esse accompagnano la nascita dell’acqua da dentro la terra; spesso sviluppano il proprio centro in una sorgente di guarigione e di benedizione, dove gli esseri umani sono attratti per venerazione.


LA REGINA DELLE NINFE: alta figura di indescrivibile bellezza, che irradia una luce bianca in tutte le tonalità possibili. Ha una corona sul suo capo, con una preziosa pietra rotonda argentea al centro, come un cosmogramma. Il suo compito è conservare il Tempio di Natura.


TRITONE: è il termine con cui si designa il maschio della Sirena o Merman. Viene raffigurato con la metà superiore umana e quella inferiore a forma di pesce. Il suo compito è quello di mantenere il proprio polo maschile per bilanciare il polo femminile degli altri Elementali d’Acqua e lo fa cantando con profonda voce solenne.

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