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18. I Chakra

Aggiornamento: 19 dic 2021

Il Blog del Sussurro



Chakra è una termine sanscrito che si può tradurre come “ruota energetica” o “disco che ruota” o “vortice di energia”. I Chakra sono infatti centri energetici dislocati lungo l’asse verticale all’interno del nostro corpo. Essi permettono lo scambio energetico continuo tra il corpo e la mente, collegandoci direttamente all’energia vitale del Divino.

Tutti noi siamo fatti di un corpo fisico, visibile, ed un corpo energetico, invisibile, che regola le nostre attività intellettuali e spirituali.

Questo corpo invisibile è fatto di “Prana”, ovvero la nostra energia vitale.

Il Prana fluisce nel nostro corpo attraverso degli speciali canali energetici chiamati “nadi”: se ne contano più di 72.000, tuttavia le nadi principali sono 3: Sumshumna che inizia il suo percorso alla base della spina dorsale e lo termina sulla sommità del capo. Ida e Pingala che partono dalla base dalla colonna vertebrale ma anziché procedere in linea retta, seguono un percorso a spirale, incrociandosi per 6 volte prima di terminare nel 6 Chakra.



I Chakra principali sono sette (anche se ne esistono molti di più) ed ognuno di essi è situato ed associato a diverse aree del corpo, di cui influenza il comportamento, regolandone le funzioni, lo scambio energetico ed i processi vitali che si svolgono nella regione in cui si trovano.


Vengono numerati partendo dal basso (quindi il primo è quello che viene rappresentato in rosso, alla base del coccige e che prende il nome di Chakra della radice) in quanto l’energia che ci attraversa parte dal basso, dalla terra (quindi dalle radici) e sale verso l’alto, verso il cielo, fino al settimo chakra che è posto sopra la testa e che collega la nostra energia al Divino. Quando si è soliti dire “essere connessi” si intende proprio questo: essere radicati a terra e connessi con il Divino; essere un mezzo di comunicazione tra cielo e terra.


Ogni Chakra è influenzato anche dai nostri modi di pensare (decisioni, atteggiamenti, pensieri, pregiudizi, emozioni, chiusura, isolamento, sensi di colpa ecc.). Infatti, quando prendiamo delle decisioni o ci lasciamo dominare da pensieri “stagnanti” creiamo, inevitabilmente, tensione e questa condizione blocca determinati flussi energetici. Di conseguenza, il sistema energetico si adegua alla nuova situazione di tensione che si tradurrà in sintomo fisico: fenomeno che, in medicina, viene definito “somatizzazione”.


L’energia che fluisce nel nostro corpo scorre da un Chakra all’altro in modo fluido e continuo. Per far si che questa energia scorra al nostro interno dal basso verso l’alto, i Chakra ruotano su se stessi, in senso orario il primo, ed in senso antiorario il successivo, così da permettere all’energia stessa di muoversi a zig zag tra di loro, aiutandone il flusso.

I Chakra sono generalmente raffigurati come fiori di loto di colori diversi, anche se la loro vera “forma” è una struttura ad elica formata da due coni che si toccano la punta a vicenda, attaccati all’asse verticale all’interno del nostro corpo. Ogni Chakra ha tre eliche (coppie di coni) che puntano: davanti ed indietro; a destra e a sinistra; sopra e sotto. Il primo e l’ultimo Chakra sono leggermente diversi, in quanto essendo di entrata ed uscita, si presentano come un cono con la punta verso l’alto (nel caso del primo Chakra) e con la punta verso il basso (nel caso del settimo).

L'energia che sale dalla terra entra dentro al primo Chakra e passa attraverso gli altri

fino ad uscire dal settimo Chakra. Ogni Chakra è formato da 3 coppie di coni

(da cui esce l'energia che va ad alimentare le parti del corpo collegate ad esso)

le cui punte si congiungono su unico asse centrale.

Per consentire a questa energia di salire, i Chakra devono, ovviamente, essere tutti perfettamente aperti, puliti e funzionanti, come i meccanismi di un orologio che lavorano tutti insieme all’unisono. Se il Chakra non è funzionante, l’energia si blocca in quel punto, come una diga lungo al fiume che non permette più all’acqua di scorrere oltre. Se l’acqua non scorre, ma si blocca in un punto, prima o poi il fiume straripa e fa danni tutt’intorno. Allo stesso modo, se il Chakra è bloccato l’energia stagna in quella zona, senza riuscire ad arrivare oltre e di conseguenza anche i Chakra successivi si bloccheranno di conseguenza perché non riceveranno più energia. Quando l’energia è più o meno ostacolata, il campo energetico di ogni singolo Chakra, potrà essere in equilibrio, disequilibrio, ostacolato oppure in eccesso.


Questo stato energetico si può verificare a seguito di eventi traumatici (stress, shock emotivo, ansia, paura continua, ecc.). Se l’energia è ostacolata all’entrata del Chakra si verificheranno principalmente disagi psicologici e disfunzioni ormonali. Mentre se si dovesse verificare un blocco all’uscita, l’energia non trovando il canale corrispondente libero, si accumulerà ed andrà a stimolare altri organi causando un funzionamento biochimico errato creando nel contempo problemi fisici e psicologici. In pratica, quando i Chakra non funzionano in modo adeguato anche la nostra “esistenza” presenta delle difficoltà o, meglio, non va nella “direzione giusta”.


Molte patologie fisiche manifestate possono essere considerate il risultato di Chakra non “equilibrati” ecco, perché è importante la guarigione energetica, di pari passo a quella fisica. Immaginate di avere un coltello piantato nel petto che procura una dolorosa ferita sanguinante. Sarebbe impossibile curare la ferita, pretendendo che si rimargini, se prima non si estrae il coltello, che è la causa stessa della ferita! Prima va infatti trattata la causa (il coltello) e poi la conseguenza (che in questo caso è la ferita). Quindi, ovviamente si, bisogna curare il malessere fisico, ma al tempo stesso va curato il malessere energetico (e psicologico), altrimenti, a distanza di tempo, il malessere energetico causerà un nuovo malessere fisico. 


E’ il classico caso di chi, dopo essere guarito da un tumore, a distanza di anni, si riammala di nuovo perché il tumore è tornato. Il tumore, spiega la medicina, altro non è che una cellula impazzita che, all’improvviso, inizia a comportarsi in maniera anomala. E come impazzisce una cellula? 


A causa di uno squilibrio psicologico, che si traduce in squilibrio energetico e che si ripercuote in malessere fisico. Nella maggior parte dei casi è lo stesso stress a cui siamo sottoposti ogni giorno a causa della vita frenetica a cui siamo sottoposti. Ecco perché fino a secoli fa i tumori non esistevano ancora: perché non c’era tutto lo stress e la vita frenetica che c’è oggi! Ed ecco perché, i medici, consigliano sempre a chi si ammala di riposare ed evitare lo stress. Quindi, in parole semplici, se siete stressati, prendetevi una pausa, e riequilibrate i vostri Chakra, andando ad identificare qual è il nodo energetico che vi causa quel malessere.


I modi per riequilibrare i Chakra sono vari: il suono (ad ognuno di essi corrisponde un suono preciso emettendo il quale il Chakra ritorna in equilibrio); i trattamenti Reiki con cui si porta energia Universale direttamente ad ogni Chakra potenziandolo e rendendolo più attivo; la meditazione; lo yoga; il tetha healing… ma, a mio modesto parere, se c’è un blocco vero e proprio la cosa migliore è affidarsi ad un operatore olistico o ad un medium esperti.

La prossima volta spiegheremo uno ad uno le caratteristiche di ogni Chakra e a che organi e funzioni interessano.


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